Zanzare

Con il termine “zanzare”, che già nella pronuncia ricorda il ronzare di questi fastidiosi insetti, sono indicate zanzara1numerose specie di insetti per lo più pungenti che gli specialisti chiamano “culicidi”. Tra le molte specie di zanzara presenti in Italia le più comuni e fastidiose sono indubbiamente: Zanzara tigre (Aedes albopictus), che punge di giorno, con apparente tregua nelle ore più calde, lasciando ponfi molto dolorosi; Zanzara comune (Culex pipiens), che punge prevalentemente di sera. Cosa le attrae:
Calore del corpo.
Anidride carbonica (CO2) contenuta nel respiro e nella trasudazione corporea
Si nutrono da diversi animali prediligendo l’uomo.
Dove si trovano: Larve: in tombini, bidoni, sottovasi, caditoie, copertoni, fontane, specchi d’acqua, cavità degli alberi
Adulti: il luogo preferito dalla zanzara tigre per il riposo è la vegetazione (siepi, erba alta, cespugli, etc..).

Numerose città del Nord e Centro Italia sono colonizzate dalla specie originaria del Sud – Est asiatico: Aedes albopictus, nota anche con il suggestivi nome di “zanzara tigre” per gli anelli chiari della sua livrea. Nelle aree d’origine è vettrice di pericolose patologie improbabili nelle nostre latitudini; resta però un esempio eclatante della possibilità di colonizzazione dei nostri territori di specie esotiche e la necessaria attenzione che dovrebbe essere posta al problema.

CICLO BIOLOGICO

Dal momento della ovideposizione allo “sfarfallamento” della zanzara adulta passano mediante due settimane. La variabilità è soprattutto in funzione della temperatura. Ciò va riferito al “gruppo” Culex pipiens in quanto in alcune specie di Aedes l’uovo, in quanto tale, può rimanere quiescente anche alcuni mesi, in genere tutto il periodo autunnale e invernale. La deposizione delle uova avviene appena sopra il livello dell’acqua nel caso della zanzara tigre (depone fino a 100 uova), o direttamente sull’acqua sotto forma di zattera galleggiante (250-300 uova) nel caso della zanzara comune. I luoghi preferiti per la deposizione sono le piccole raccolte d’acqua stagnante. In dettaglio possiamo indicare che l’uovo nella specie di riferimento (C. pipiens) schiude dopo due/tre giorni dall’ovideposizione. La giovane larva passa dallo stadio L1 allo stadio L4 con tre mute, ogni fase dura da due/tre giorni, un’ulteriore muta porta la nostra zanzara allo stadio di pupa (mobile) che dopo quarantotto ore dà origine all’adulto volante il quale, dopo alcuni giorni, effettua l’accoppiamento. Successivamente, il ciclo così come esemplificato ricomincia ripetendosi nell’arco dell’anno una dozzina di volte, ovviamente in relazione all’andamento climatico. Gli adulti vivono alcune settimane, fatta eccezione per gli adulti che vanno incontro all’inverno ai quali è delegato il compito di sopravvivere ai rigori della fredda stagione rifugiandosi negli scantinati, nella rete fognante, nei luoghi riparati, non troppo freddi.

ETOLOGIA

Si ricorda che la zanzara pungete è la femmina la quale deve fare il cosiddetto “pasto di sangue” per approvvigionarsi di alcuni aminoacidi che non è in grado di metabolizzare e che le sono indispensabile per portare a termine la maturazione dell’embrione. I maschi si nutrono di liquidi zuccherini di origine vegetale e si riuniscono in gran numero, in occasione dei voli nuziali. Le larve invece si nutrono di materiale organico in sospensione nell’acqua, alghe e microrganismi.