Vespe

Vespa1La maggior parte delle Vespe è solitaria. Nelle Vespe la colonia ha vita annuale, cioè nasce con la costruzione delle prime cellette del nido da parte di una femmina fecondata che ha superato i rigori dell’inverno. All’interno vi depone le uova. Alla schiusa delle prime larve si fa carico di allevarle andando alla ricerca del cibo. Le larve mature chiudono la propria cella di crescita con uno scudo di seta e si trasformano in pupe.
Saranno poi le prime figlie ad avere il compito di allevare le sorelle, mentre la regina torna alla funzione primaria di deposizione delle uova. La colonia è in crescita per tutto il periodo estivo. Le larve sono nutrite con proteine animali ricavate da insetti, rifiuti e cadaveri. Infatti le Vespe costituiscono un problema in tutti i luoghi in cui si lavorano, preparano, cucinano carne e pesce. I maschi sono destinati a morire con i primi freddi, così come le operaie sterili della colonia che si disperdono nell’ambiente andando alla ricerca di cibi zuccherini per sopravvivere. Per questo nei periodi invernali le Vespe possono causare disagi nei luoghi di produzione e distribuzione dolciaria e di bevande zuccherine.
Le future regine invece sopravvivono e trascorrono l’inverno in luoghi riparati e tranquilli. In primavera qualche regina nata dal favo abbandonato può tornare a visitarlo e molto spesso costruisce un nuovo nido nei pressi di quello vecchio. Tra le Vespe nostrane abbiamo le Polistes riconoscibili per il corpo affusolato e le antenne giallo rossicce: P. dominulus è la più diffusa e nidifica in ambienti chiusi o riparati, P. gallicu nidifica solo in spazi aperti solitamente su arbusti e P. Vespa_polistesninphus che nidifica in entrambe le situazioni. Le Polistes costruiscono piccoli nidi peduncolati con al massino 600-700 cellette. Vi sono poi alcune specie di Vespula,tra cui V. germanica e V. comunis che hanno i maggiori rapporti con l’uomo.
Edificano spesso nidi sotterranei e molto grandi, dove si possono contare fino a 20.000 cellette corrispondenti ad almeno 5.000 individui adulti. Le colonie nei Paesi in cui il clima invernale è mite, possono essere composte da più regine e perdurare anche durante l’inverno formando colonie di dimensioni eccezionali. Da noi il ciclo coloniale si conclude in ottobre-novembre. Le Vespe più grandi sono i Calabroni: Vespa cabro è la più diffusa, mentre Vespa orientalis è localizzata nel meridione d’Italia. Possono costruire nidi cartacei enormi e possono sciamare altrove fondando un nuovo nido e terminando allo stesso tempo di accudire le larve rimaste nel precedente. Le Vespe adulte sono avide di liquidi zuccherini, mentre le larve sono nutrite con sostanze proteiche.
In generale non aggrediscono l’uomo, ma se disturbate possono diventare pericolose poiché la loro puntura può dare luogo a manifestazioni dolorose con gonfiore e arrossamenti e a fenomeni di ipersensibilità. Gli Sfecidi o Vespe murarie sono quelle che costruiscono sotto le tettoie o entro le cavità dei muri grossi nidi pedotrofici di terra impastata con la saliva. Gli adulti si riconoscono per il lungo peziolo, e vanno alla ricerca di prede che mobilizzano con l’aculeo e introducono nel nido. Nonostante l’aspetto allarmante, queste vespe si possono ritenere innocue.